Consonanza - vol.3 - Consonanze - Poesie - Pietro Agazzi

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Consonanza - vol. 3
Sognavo la luce
Quando la tramontana mi investì.
Non voglio dormire

E’ l’alba !
Oggi non voglio dormire !
E tu vita, non tediarmi, ti prego, nelle cose usitate.

Non vedi il tempo ruotare la terra,
portando nuove albe e nuovi tramonti,
solcando i miei vissuti,
a volte obliati a volte tormentosi ?

Non voglio dormire,
maledizione!!

I gesti consueti obbligati e traditori,
mi soffocano nel tedioso oblio.

E questo e quello, devo, bisogna,
è compito mio!

Faccio, sbrigo, mi volto e rivolto
poi guardo lontano…..ed è subito sera.

Non voglio dormire,
maledizione!!!

Dove sei, vita ? !
Ridestami
Col tuo profumo…..!
Parola

Parlare e non sapere!
Come la pioggia che cade e non sa di bagnare,

Come lo scudo che difende, e non sa di difendere,
come la menzogna che mente, e non sa di mentire !

Ma il cuore sa
Dov'è la verità !
Paura

Ho paura!
E Tu, specchio dell’io debole,
mi guardi,
come in un sogno senza veli.
Pensieri (vacuo cor)

Vacuo cor che’l guatar
Tra mille luccicanti stelle
Al guardo affidi,

nella speranza di riveder
l’amato volto e i suoi sorrisi,
non disperar !

Così come il turchino ciel del tardo vespro,
lo spegner suo,
all'orizzonte affida,

seren di certezza che l’indiman risorge
col rinnovato giorno a nuova vita,
così lo sperar mio,

al sommo giustizier la nuova vita affida,
come splendida farfalla da crisalide uscita,
al principiar di sempiterna vita.

Riman lo sguardo mio al ciel rapito
E il cor s’accheta
Nel suo dolor Invitto.
Porto Venere 95

Golfo azzurro tra picchi e scogli,
scafi che vanno in cerca di sogni.

S’infrangono l’onde
Con grandi volute.

Scafi che tornano
A mani vuote.

Cercano Amore !
Chissà dov'è ?

Nella grotta azzurra
Che è dentro di tè.
Rabdomante
(Là nel silenzio)

Silenzio,silenzio,silenzio…..!
Nel qui ed ora
È il silenzio……..ancora!

Nulla,nulla,nulla…….!
Nel qui ed ora
È il nulla…….ancora!

Tutto,tutto,tutto…….!
Nel qui ed ora
È il tutto..or ora!

Amplesso intenso
Dell’amore
Con l’immenso!
Sciufff sciufff

Sciufff……..sciufff……!

La risacca lo esortava dolcemente
Perché riprendesse vita
Mentre sulla battima baluginavano lacrime amare.

Il corpicino, prono, pareva dormire.
Le scarpette ai piedi, i calzoncini azzurri,
la camicetta rossa appena sotto il bruno capino,

e le manine posate a terra
pareva cercassero ancora, un appiglio alla vita.
Ma nulla a lui fu concesso !

Gerarchi subumani lo spensero lì !
………………………………….
………………………………….

Ricchi e spietati, dall'animo ripugnante
Fanno guerre devastanti
Perché non sanno amare.

Fanno olocausti al loro dio potere
E il denaro, ancor più perverso,
non coglie afflato di umanità.

L’inferno s’è ravvivato tra noi!
Sogno

Sognavo la luce
Quando la tramontana mi investì.

Una mano stesi verso l’alto,
e lenta, a me impaziente,

una nuova voce
mi mostrò la via.
Speranza 6-11-11

Dall'orizzonte, l’aura non muta,
sussurra a colori, or sfumati ora accesi,
di sconosciute attese.

Un viottolo di chiare nubi
Tende al mistero.
………………………….

Che c’è nell'etereo umano ?
Una presenza che sa d’infinito ?
Uno spirito vagante che ragiona d’amore ?

Un lumino dalla flebile luce
M’ingegno a portare
Nella speranza di un incontro.
Splendidamente libero

Il Padre lo ascoltò ed egli conobbe
Il linguaggio del cuore.

La compassione era il suo impulso,
ed il dolore inspiegabile ne conveniva il senso.

Libero……e col gesto
Vergava nel tempo la verità.

La risposta alla vita
È un abbraccio d’amore.
Una crisi

Inatteso,
Il vento gelido,
Dal nord, calò.

Le margherite più non si guardarono
E chiusero, stretto Intorno al cuore,
un raggio di sole,

sperando, tremule,
nel subito ritorno
della primavera.
Una sera qualunque

Che buio mio Dio, nella fredda stanza,
né flebile lume nell'oscurità seduce.

Fuori, sui monti, l’ombra,
segretamente col bosco danza.

Ma io cerco la luce…….
E da lontano odo, in mia memoria,

la cornamusa, pigolare note riverenti
verso il Divino infante……….

E l’animo, socchiuso,
ne fa mesta rimembranza.
Vendeva le mele

Patrizia, vendeva le mele,
Quando un raggio di sole
Dipinse un sorriso di splendide perle.

Negli occhi, l’azzurro del cielo,
Dove l’alto gabbiano
Pennella volute di serenità.
Viaggio nel tempo
A Mario Colosini - pittore

Premurosamente vollero.
Assentì, progettò, lavorarono.
Lumini rimembranti indicarono la via.

La sala del castello si riempì di luce.
I dipinti, subitamente, suscitarono incanti,
e senza indugio, fu festa per gli amanti.

Uno ad uno strinsero la mano che al pennello parlò.
Altri, guatarono meravigliati.
Da ogni dipinto emanava un segreto.

Luce luce, vita vita, speranza speranza……
Vivete amici…….sussurrarono in coro
Nella loro eleganza.

Venne sera e tutto finì.
Ritornò il vate nella sua dimora
Tra vergini tele e tripodi tinti.

Il silenzio imperò.!
…………………..
…………………..

Di gitto, la solitudine s’accampò.
E l’animo confuso, in un canto,
pianse sul pennello non ancora stanco.
Vuoto di luce

La bussola non torna !
Il vuoto riecheggia!

Mille voci, suadenti sirene,
cantano in coro: vita…vita…vita…!

A quando, la fine !?
Ascolto……, oltre il tempo.

Lentamente,
Il vuoto si riempie di luce.
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